sabato 11 gennaio 2014

Omicidio stradale: Cancellieri annuncia approvazione nuovo reato a gennaio News, 02.01.2014
(ASCA) - Roma, 2 gen 2014 - Accelera l'iter legislativo per introdurre nell'ordinamento giuridico il nuovo reato di omicidio stradale. ''Entro gennaio portero' in Consiglio dei Ministri un pacchetto di norme sulla giustizia che contera' anche l'introduzione del reato di omicidio stradale''. Lo ha annunciato il ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, nel primo giorno dell'anno quando ancora due donne hanno perso la vita in un tragico incidente provocato da un pirata della strada, in Calabria. Reati, questi, ''gravi'' ha detto Cancellieri per la quale e' ''giusto'' che ''le vittime abbiano la giustizia che meritano. Spesso infatti - ha aggiunto - le famiglie delle vittime si sentono offese nel loro dolore perche' non hanno i riscontri che meriterebbero''. Proprio pochi giorni fa il Guardasigilli era stata destinataria di un appello in tal senso lanciato dal padre della piccola Stella, la bimba di 8 anni uccisa a Roma in un incidente causato da un automobilista ubriaco e senza patente. Proprio ''l'ergastolo della patente'', ovvero il divieto a vita di guidare, e' una delle misure al vaglio da introdurre in caso di reati gravi. Sotto il profilo giuridico si tratterebbe di apportare modifiche al reato di omicidio colposo, con pene fino a 10 anni, oltre che di prevedere il rito direttissimo in caso venga accertata con precisione la dinamica dell'incidente. ''Lavoriamo per un forte inasprimento pene per omicidio stradale'', ha confermato via twitter il sottosegretario ai Trasporti, Erasmo De Angelis. Secondo l'Associazione sostenitori Polstrada (Asaps), nei primi 11 mesi del 2013, sono stati 105 i morti in incidenti causati dai pirati della strada e 1.089 i feriti. Plaudono la proposta del ministro Cancellieri le associazioni delle vittime di incidenti stradali. Ma non mancano le critiche, come quella sollevata dall'Associazione per i diritti degli utenti e consumatori (Aduc) che accusa il Guardiasigilli ''di utilizzare la scorciatoia del diritto penale per affrontare un problema, quello della sicurezza stradale, che avrebbe bisogno di maggiori controlli da parte delle forze dell'ordine e la messa in sicurezza delle infrastrutture''.

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