martedì 16 ottobre 2012

Tesla, il difficile business dell'elettrica


Tesla, il difficile business dell’elettrica


Perdite in aumento, ma la società americana vola

in borsa e attende la nuova berlina per fare utili


MILANO- In California la Tesla, che produce auto elettriche, va forte. Almeno di immagine, fra gli imprenditori della Silicon Valley e il jet set di Hollywood. Ma sul piano finanziario qualche problemino c’è: nel terzo trimestre le perdite sono raddoppiate passando dai 34,9 milioni di dollari del periodo gennaio-settembre 2010 ai 65,1 milioni di dollari dello stesso periodo di quest’anno.


SI ATTENDE UNA SVOLTA- Ma le difficoltà potrebbe essere soltanto passeggere: la società, infatti, annuncia di aver venduto tutta la produzione di un anno della berlina Model S. E la Borsa ci crede, visto che alla presentazione della trimestrale, il titolo ha messo ha segno un forte aumento che non si verificava dallo scorso marzo. Ma torniamo alla vettura della «svolta»: sarà commercializzata dalla metà del 2012 e costerà fra i 50 e i 60 mila dollari, dunque quasi la metà della roadster. Sarà prodotta negli Usa in una fabbrica ex Toyota che la Tesla ha acquistato grazie ai contributi concessi dalla Casa Bianca. Per questo Elon Musk, numero uno della casa americana, è convinto di raggiungere l’utile già nel 2013. Inoltre, per il futuro si prevede una collaborazione industriale con il gruppo Daimler (le due società già lavorano insieme sul fronte delle batterie) per la fornitura di componenti per un modello elettrico. Un accordo che va a sommarsi ad altri già in vigore con produttori, i quali Toyota che detiene una parte del capitale azionario di Tesla.


Redazione online



Tesla, il difficile business dell'elettrica

Nessun commento:

Posta un commento