Lo pensa il 39% del campione intervistato da Direct Line: sono anche brave (17%) e persino sexy
Sulle donne al volante si è scritto e ironizzato a lungo, sulle donne motocicliste molto meno. Il motivo principale è dovuto alla loro scarsa presenza sulle due ruote. Ma questa realtà sta lentamente cambiando come dimostra un’inchiesta del centro studi Direct Line sulla percezione del gentil sesso in moto. I vecchi tabù sono destinati a crollare perché le centaure sembrano muoversi a loro agio senza timori reverenziali, per nulla intimorite dal mezzo e dal traffico. E il loro numero aumenta, tanto da meritarsi una statistica personalizzata.
PRUDENTI E SEXY - Sfatando subito un luogo comune le donne in sella alle due ruote non sono considerate un pericolo pubblico da tutti gli italiani. La pensa così il 39% degli intervistati secondo i quali motocicliste e scooteriste sono addirittura più prudenti dei loro colleghi maschi. Uno su cinque, pari al 17% delle risposte, dichiara senza indugi di non preoccuparsi nemmeno del loro stile di guida. E per una buona percentuale sono anche piuttosto sexy, caratteristica apprezzata dal 22% del campione nella fascia d’età compresa tra 35 e 45 anni. Per il 57% degli over 45 le donne centauro sono inoltre più attente degli uomini. Di contro c’è ancora una sacca di vecchi pregiudizi che resiste a ogni cambiamento. Il 6% degli italiani è ancorato alla visione della donna inadatta alla motocicletta per via del fisico che non la favorisce. Percentuale che cresce fino al 35% tra gli under 35 e tra i giovanissimi. Di conseguenza il 22% è categorico nel relegarla al sellino posteriore. Eterna compagna di viaggio, al pari di una valigia.PROMOSSE A BOLOGNA - Le risposte raccolte dall’indagine cambiano a seconda delle zone. A Bologna, capitale del “mutor” la quota di chi giudica con favore la guida attenta delle motocicliste sale al 50%. A Firenze il 19% le giudica addirittura più coraggiose degli uomini, ma d’altra parte questo giudizio cozza con l’opinione dei torinesi che le considera “osservate speciali” nel 30% dei casi.
PRESENZA IN CRESCITA - Un’inchiesta che può far discutere, o anche solo sorridere i “maschietti” gelosi del loro ruolo dominante in sella alle motociclette. Ma per Barbara Panzeri, direttore marketing di Direct Line, il sondaggio dimostra come “le due ruote non sono più una prerogativa prettamente maschile”. I dati lo confermano: “tra i nostri assicurati le donne rappresentano il 16% di chi guida la moto. Percentuale in aumento negli ultimi anni”.
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