Carrai, referente della polizia municipale: «Pago, è la dimostrazione che lavoriamo bene». Contravvenzione sul parabrezza. Telefonata partita da un residente: dopo il caso Conselve è «caccia» alla «casta»
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PADOVA — L’assessore alla Polizia municipale multato sotto casa per divieto di sosta, dopo la segnalazione di alcuni residenti arrabbiati. Mai vista nemesi più spietata o curiosa, dipende dai punti di vista. In realtà la faccenda sembra confermare un trend comune, che negli ultimi tempi vede i cittadini rincorrere i politici e certe loro «concessioni »: è successo l’altro giorno a Conselve, dove un gruppo di persone ha fotografato l’auto del sindaco Antonio Ruzzon in sosta vietata e diffuso tutto via Facebook. Succede adesso a Padova, e a farne le spese è proprio Marco Carrai, l’assessore «sceriffo » della giunta Zanonato con delega proprio alla Municipale. La cui auto, una potente Bmw nera nuova di zecca, è stata pizzicata fuori dagli spazi e quindi multata da una solerte e irreprensibile vigilessa. Ecco come sono andati i fatti. Nel primo pomeriggio un residente di via Sant’Eufemia chiama in redazione, lamentando l’ennesimo parcheggio selvaggio nel quartiere. Tra le auto in sosta vietata — segnala l’uomo — c’è anche quella dell’assessore Carrai, che vive nell’attigua piazzetta Ippolito Nievo. Il delatore avvisa anche di aver già chiamato il centralino della Municipale. Decidiamo di recarci sul posto per assicurarci della veridicità della denuncia. E per capire come si comporteranno i vigili.
La macchina utilizzata da Carrai, una coupé immatricolata nell’aprile di quest’anno, e intestata alla moglie, in effetti c’è. Ed è posteggiata dove non dovrebbe. L’auto si trova affiancata al marciapiede, ma occupa quasi interamente la corsia riservata al passaggio delle vetture (l’altra corsia è riservata al transito dei taxi). Attendiamo l’arrivo della Municipale. Nel frattempo altre auto posteggiano nella zona, tutte in sosta vietata. Dopo circa un’ora e mezza arriva la pattuglia della Polizia. Due gli agenti: un uomo e una donna. Il nostro fotografo segue la scena: il vigile calza il berretto, la vigilessa osserva le auto ed estrae il taccuino. Nel giro di pochi minuti tutte le macchine parcheggiate fuori dagli spazi vengono multate. Tra queste anche la Bmw nera dell’assessore alla Polizia municipale. E’ sempre la vigilessa che compila il verbale: non sembra avere tentennamenti, l’auto è messa male, lei la sanziona. Raggiunto al telefono, in serata, Carrai replica con ironia. «La multa? Sono contento, vuol dire che i miei uomini sono presenti in modo capillare sul territorio. Fanno un buon lavoro». L’assessore sospira: «Pagherò la sanzione come ho sempre fatto. Anzi, a volte mi capita spesso di pagare quelle degli amici. E alla vigilessa non potrò che fare i complimenti: ha fatto solo il suo dovere».
(da Corriere della Sera)
Giovanni Viafora
23 agosto 2011
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