I dissuasori in plastica sono durati meno di 15 giorni. «Dopo l'estate un marciapiede invalicabile»
MILANO - Sono durati meno di 15 giorni i paletti gialli di plastica collocati a protezione della pista ciclabile di via Vittor Pisani. Spezzati metodicamente da vandali, o divelti dalla sosta selvaggia dei suv? Non si sa; quel che è certo è che le auto in sosta sono tornate a usurpare la corsia riservata alle biciclette, in particolare davanti al ristorante «Giannino». E l'assessore Maran, che è sceso in guerra contro la sosta selvaggia con pattuglie di vigili (300 le multe nel mese di luglio) e poi con i paletti, deve ammettere la sconfitta: «A volte funziona, altre l’inciviltà ha la meglio». Ma promette che insisterà: «Interverremo su queste e su altre piste ciclabili, vogliamo garantire nei prossimi anni che siano veramente per le biciclette, cosa che oggi non è».
LE RESPONSABILITA' - Maran se la prende, oltre che con gli automobilisti incivili, anche con la precedente amministrazione: «Intanto bisognerebbe chiedere a chi ha progettato la pista perché tutto il tratto è protetto tranne quello davanti ai ristoranti». Ma che cosa pensa di fare, a questo punto? «Per il momento, non avendo risorse, abbiamo messo i paletti, l’intervento meno invasivo e meno costoso. Appena avremo i fondi procederemo a completare il tratto in modo che sia un marciapiede normale, non più travalicabile in assoluto», promette Maran. E quindi «dopo la pausa estiva riprenderemo con la stessa determinazione».
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