lunedì 8 agosto 2011

Sicurezza: Problemi all’udito - Incidenti

Secondo stime recenti, problemi all’udito e alla vista - uniti alla mancanza di concentrazione - causano il 30% di incidenti stradali. Mai prendere il guaio sottogamba, specie se si deve viaggiare. Vediamo cosa dice il Regolamento del Codice della strada.
 Guidare senza sentirci perfettamente significa far salire il rischio incidenti. Basti pensare che, secondo stime recenti, problemi all’udito e alla vista - uniti alla mancanza di concentrazione - causano il 30% di sinistri stradali. L’abbassamento delle capacità sensoriali crea effetti simili alla distrazione. "Mettersi al volante trascurando o sottovalutando le proprie condizioni fisiche rappresenta una grave trasgressione delle più elementari norme di rispetto e convivenza civile", ricorda il presidente della Fondazione Ania (Assicurazioni) per la sicurezza stradale, Sandro Salvati. Infatti, l’80% degli incidenti stradali, infatti, è causato da errati comportamenti umani.

Secondo le ultime rilevazioni Istat, ogni giorno in Italia si verificano in media 598 incidenti stradali che provocano la morte di 13 persone e il ferimento di altre 849. Nel 44% dei casi, per la guida distratta, cui contribuiscono i difetti di udito.

C’è una ricerca nazionale condotta dalla Clinica Otorinolaringoiatra di Torino, diretta dal professor Carlo Giordano. I problemi uditivi colpiscono circa il 12% dei cittadini italiani con una crescita rilevante per la popolazione over 60 (uno su tre). In Italia, nel 2008, 6.840.059 patenti attive erano a favore di cittadini con più di 60 anni e 5.933.077 nella fascia di età compresa tra i 50 e i 59 anni: il dubbio è lecito, e cioè che 2.052.018 conducenti over 60 siano affetti da ipoacusia di diverso grado. Restringendo il campo agli over 65, i patentati con problemi di ipoacusia sono - questa è la stima - 1,4 milioni (rispetto a 4,6 milioni di patentati over 65).

Ma vediamo cosa dice il Regolamento del Codice della strada: per il conseguimento, la conferma di validità o la revisione della patente di guida per motoveicoli ed autoveicoli delle categorie A e B occorre percepire da ciascun orecchio la voce di conversazione con fonemi combinati a non meno di due metri di distanza. Quindi, nessun esame impossibile.

Inoltre, la funzione uditiva può essere valutata con l’uso di apparecchi correttivi dell’udito monoaurali o binaurali, purché tollerati. L’efficienza delle protesi deve essere attestata dal costruttore con certificazione rilasciata in data non anteriore a tre mesi, da esibire al medico.

Il problema udito è più forte per gli anziani. "Anche in un Paese come il nostro - ci ha detto Salvati - che vede salire l’età media della popolazione, il peggioramento delle capacità sensoriali non riguarda solo chi è avanti con l’età. Si tratta di un problema che coinvolge anche i più giovani. In particolare l’abbassamento dell’udito crea effetti molto simili a quelli della guida distratta, fenomeno assai diffuso nelle aree urbane dove, non a caso, si verifica il maggior numero di incidenti".

"Lo studio - ha dichiarato il professor Carlo Giordano - ha documentato che se il 66,79% degli intervistati presentava disturbi di varia entità, il 50% di essi era convinto di non aver alcun deficit uditivo. Nell’analisi dei soggetti ipoacusici rilevati è emerso che tra il 15% e il 16% hanno problemi di sonnolenza, tra il 6,9% e il 24,7% presentano alterazioni dello stato di vigilanza e tra il 5,5% e il 8,8% presentano un’alterazione della soglia di attenzione".

Morale: chi si mette in viaggio per l’esodo e il controesodo cerchi di capire se l’udito è davvero al 100%. In caso di minimo dubbio, massima prudenza, ed è necessaria quanto prima una visita da uno specialista.

Segnaliamo infine uno studio dell’Università di Saint Louis (Usa): il modello di vettura può creare danni alle nostre facoltà uditive. Sulle decappottabili, stando alla ricerca, a 120 e a 85 chilometri all’ora il rumore arriva a superare gli 85 decibel. Che potenzialmente sono lesivi per l’udito. Sappiatelo, visto che le macchine scoperte sono di moda d’estate.

Nessun commento:

Posta un commento